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Mostra “A and A”

La Mostra

Investire sul territorio per il territorio, offrendo momenti a carattere ludico/culturale e sostenendo allo stesso tempo il mondo della cultura e dell’arte che a causa della pandemia ha subito una forte crisi economica ed una riduzione delle opportunità di contatto con i cittadini.

Con questo spirito l’Agenzia Allianz Assicura s.a.s. di Bassano del Grappa, ha deciso di mettere a disposizione spazi e fondi per dare l’opportunità di esporre le proprie opere a due primari artisti del territorio Bassanese.

Presentazione del curatore Claudio Brunello

Per chi guarda la prospettiva che si crea dando le spalle al Tempio Ossario, il palazzo sede dell’Agenzia diventa attraente conclusione/inizio della centrale via cittadina, che risponde al nome di Via Gianbattista Verci.
Organizzare una mostra in questa prestigioso palazzo che risale al XVII secolo di proprietà in successione Suntach, Zilio, Tessarollo, è portare l’arte dove lo spettatore vive la sua epoca.

Perché il titolo A and A.

La lettera A, è noto, è la prima lettera dell’alfabeto, pertanto è inizio; rappresenta anche la forma della capanna/casa/abitazione. Possiamo ipotizzare senza timore di smentita, che l’Arte è Alimentazione concettuale, è Antagonismo, è Amore, è Abitazione, è Amicizia, è Accoglienza, è anche Alleanza, appunto. In questi recenti decenni abbiamo attraversato un sentire confuso, tanto da non riuscire più a distinguere tra realtà e finzione, tanto da chiedere a noi stessi, cosa stiamo guardando ?

La pittura ha abbandonato la classica rappresentazione, ritenendola troppo fotografica, per approdare ad un aspetto singolarmente emotivo e espressionista. Per contro, la fotografia tende a lasciare il suo riconosciuto campo, per essere usata come medium per un uso artistico altamente soggettivo che gioca con la memoria e l’eternità.
Ecco allora una sorta di nuovo spazio dove convivono, negli ultimi decenni, tutti i mezzi di espressione.

Gli artisti

Saul Costa (artista pittore) e Fabio Zonta (artista fotografo), entrambi autori di un’arte con aspetti di seduzione.
Saul Costa indaga proprio la genesi, la lettera A, ovvero conosce e usa i pigmenti e li usa per inoltrarsi nel labirintico spazio del mito. All’inizio è il Minotauro, poi la torre di Babele e i luoghi dell’adorazione: le chiese di Venezia e di Istanbul, dove le due religioni monoteistiche sono coinvolte in una sorta di confronto/abbraccio tra Oriente e Occidente. In continua indagine sui miti e sulla rappresentazione del sacro, cerca verità labirintiche, prive di definizione certa. Spazi occupati da architetture maestose e affascinanti dedicate al mistero, al dogma, al mito.

Fabio Zonta fa della fotografia il suo medium, con un uso sapiente della luce si inoltra in luoghi dove il genere umano si è speso in generazioni e generazioni a cercare un contatto con il mistero della vita. Molti suoi scatti sono una costruzione, che è stata, prima dello scatto, essa stessa una vera e propria costruzione. Sono sospensione in un non luogo, onirico, surreale, senza tempo, crea mistero. Lo spettatore è rallentato nel suo incedere, fino ad arrestarlo.
Gli si impone un’osservazione lenta, portata in spazi privi di gravità e in un tempo privo di misurazione.
Gli artisti invitati hanno in comune questa costante ricerca di capire la genesi della vita, gli aspetti, i riti, le credenze, le adorazioni, le rappresentazioni in cui il genere umano si è impegnato nella storia per dare risposte a domande ….. a cui …….. risposta non c’è.

Rassegna Stampa

Occhi Magazine del 29/10/2021

Bassano News del 27/10/2021

Tg Bassano Notizie del 26/10/2021

Bassanonet del 16/10/2021